Le funzioni del Notaio
"Tanto più Notaio, tanto meno giudice"
Con queste parole il noto giurista Francesco Carnelutti ha definito la funzione essenziale del notaio e con essa la principale attività a lui affidata dalla legge.Di conseguenza più il notaio fa bene il suo lavoro - e cioè accerta ed interpreta la volontà delle parti che intendono concludere un contratto e ne redige in modo conforme alla legge e con chiarezza le relative clausole - tanto meno ci sarà bisogno di ricorrere al giudice, in quanto minore sarà il rischio che l’atto notarile sia fonte di cause. Per questa ragione il notaio non può ricevere atti espressamente proibiti dalla legge (art. 28 legge notarile), ha l’obbligo di accertarsi dell’identità personale delle parti (art. 49 legge notarile) e di indagare personalmente la volontà di queste (art. 47 legge notarile).
L'inosservanza degli obblighi imposti al Notaio comporta, oltre la responsabilità civile dello stesso, anche la sua responsabilità disciplinare che può giungere, nei casi più gravi, anche alla destituizione, oltre a poter essere fonte di responsabilità penale per l'ipotesi di reato di falso in atto pubblico.
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La Competenza del Notaio
Il Notaio è un pubblico ufficiale istituito per ricevere gli atti tra vivi (cioè vendite, permute, divisioni, mutui ecc.) e di ultima volontà (cioè testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie, certificati (e cioè riassunti) ed estratti (e cioè copie parziali) (art. 1 legge notarile).
L’atto redatto dal Notaio è un atto pubblico, perché il Notaio, autorizzato ad attribuirgli pubblica fede, è pubblico ufficiale. In quanto atto pubblico ha una particolare efficacia legale: quanto in esso attestato dal Notaio (esempio: che ha letto l’atto davanti alle parti, o che una persona ha fatto o ha sottoscritto una dichiarazione davanti a lui) fa piena prova (cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice), salvo che sia accertato il reato di falso.
La legge prescrive l’atto pubblico notarile per quegli atti e contratti dei quali vuol garantire al massimo grado la legalità, l’identità delle parti e la conformità delle pattuizioni alla volontà delle parti stesse, perché considera i negozi in essi pattuiti di rilevante importanza per il loro contenuto economico-sociale o per la loro complessità (esempio: vendite, divisioni, mutui ed altri contratti immobiliari, atti costitutivi di società commerciali e modificativi di statuti sociali, costituzioni di associazioni che intendono ottenere la personalità giuridica ecc.), per gli effetti che producono in relazione allo stato civile di una persona (esempio: riconoscimento di un figlio naturale), per l’interesse pubblico alla libera manifestazione della volontà di una persona ed alla sua precisa traduzione in linguaggio giuridico (esempio: testamento, donazione).